Susanna Nobili dopo la laurea a Roma e le esperienze formative a Parigi e Vienna, inizia la propria attività nello studio di P.L. Nervi, e apre il suo studio professionale SNA Susanna Nobili Architettura nel 1978 a Roma. Lo studio si occupa di urbanistica, industrial design, restauro di edifici storici, allestimenti espositivi, edilizia residenziale e sociale, opere civili per conto di committenze pubbliche e private in Italia e all’estero, tra questi: il Complesso monumentale di S. Michele a Ripa – sede dell’istituto Centrale di Restauro, la Villa Lazzaroni – sede di rappresentanza Enel a Roma, a Napoli il restauro per il riuso e la valorizzazione delle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano, la sede della Banca di Roma a New York, la nuova sede della Cancelleria dell’Ambasciata Italiana a Washington, il restauro e adeguamento funzionale di Palazzo Baldassini a Roma.
Tra i progetti recenti in corso di realizzazione a Roma: ISEUM, Restauro Architettonico, Strutturale e Adeguamento Funzionale della Preesistenza Archeologica del Tempio di Iside e Serapide in Piazza del Collegio Romano, la realizzazione del progetto vincitore nel 2022 del concorso internazionale Grande MAXXI, edificio multifunzionale con al suo interno digital Innovation HUB, Laboratori di conservazione e restauro, aule di formazione, depositi di arte, architettura e fotografia e numerosi progetti privati.
Il mestiere dell’Architetto per il nostro Studio è connaturato ad un profondo sentimento di moralità sia a livello progettuale che concettuale, insomma, non solo forme ma soprattutto contenuti.
L’Architettura si fonde con la Letteratura, la Poesia e l’Arte, per rintracciare la trama sulla quale impostare la progettazione e individuare i capisaldi irrinunciabili.
In relazione strettissima con la ricerca di Autenticità c’è quella di Organicità che nella essenzialità linguistica e nella sintesi somma rende il progetto sostanza e lo trasforma da intuizione in materia solida, costruttiva, affidabile.
Inoltre la corrispondenza tra struttura e forma estetica garantisce e sostiene la bontà del progetto.
Altro tema è quello della Prospettiva: realizza un dinamismo non solo visuale, ma anche e sempre spaziale. Intercetta il rapporto obbligatorio tra Interno e Esterno misurando l’intorno con la metrica legata al sito e agli elementi naturali: ogni volta diversa.
Materiale di progetto è anche la luce naturale che reagisce dialetticamente con la luce artificiale, così come il colore che materico e dinamico muove gli spazi e non è mai accessorio estetico.
L’attenzione ai dettagli, altro tema fondante per la ricerca dello Studio: l’ebbrezza della trasgressione ci affranca dalla omologazione e dalla moda; il pezzo unico spesso pensato per esigenze di spazi minimi o impossibili diviene espressione di una libertà obbligatoria.
L’architettura non è semplice edilizia, non è un obbligo sociale ma una eccezionalità culturale.
A questo dobbiamo rispondere.