IL PROGETTO DELL’ALLESTIMENTO
All’ interno della Sala della Clessidra le teche conservano Architettura e Gioielli di due grandi a confronto.
Carlo Scarpa e Giampaolo Babetto, maestri della forma e della bellezza. Geniali costruttori di grandi progetti, strutture complesse e potenti, che avvolgono e comunicano al e con il corpo.
Sensazioni mai uguali che nascono perché i materiali sono palpabili di luce, di colore e sempre di una invenzione che dà calore.
Le teche custodiscono questa magia di entrambi, a saper materializzare dettagli stupefacenti e irresistibili.
Tale risultato è amplificato nel progetto dall’ uso di una pellicola specchiante posta sul fondo della teca, a mostrare il retro dell’ oggetto, sia esso architettura o gioiello, perché esso, il retro, è il nerbo progettuale che mostra gli elementi strutturali, che consentono lo “stare in piedi” di un edificio, o l’appensione al corpo di un gioiello.
Carlo Scarpa e Giampaolo Babetto Il gioiello contemporaneo è un mondo fatto di equilibrio tra pesi e misure, conoscenza dei materiali, ma anche di sapienza tecnica e artigianale.
I gioielli abitano il nostro corpo, vivendo sulla sua superficie irregolare e in costante movimento. Lo fanno grazie alla loro struttura, esattamente come accade all’architettura, animata a sua volta dal dinamismo delle persone.
Gioiello e architettura divengono così gli estremi di un dialogo che ha come punti di incontro quello del corpo in movimento e quello della struttura. Sebbene con finalità e dimensioni diverse, i due campi condividono un linguaggio comune fatto di rapporti, connessioni, proporzioni.
Questo dialogo tra le due discipline è quanto mai eloquente nel rapporto instauratosi a distanza – in virtù di una
affinità operativa profonda, oltre che delle comuni origini venete – tra Carlo Scarpa e Giampaolo Babetto. Maestro
della scuola orafa di Padova, Babetto lavora da anni con grande attenzione all’architettura, in generale, e a quella di Carlo Scarpa, in particolare. Il valore del dettaglio è proprio il principale elemento comune ai due autori e il disegno di cerniere e punti di giunzione è un capolavoro di tecnica ed estetica al tempo stesso. Nel loro lavoro la forma del pieno trova senso nella presenza del vuoto, che non è mai un negativo, bensì un elemento
funzionale, in grado di definire il confine da interno ed esterno. La vicinanza sul piano grafico dei due autori evidenzia il comune sentire della forma funzionale. Un sentire che attraverso schizzi ed elaborati progettuali, fotografie e creazioni orafe la mostra sulla relazione creativa Scarpa/Babetto farà riverberare nelle sale dell’Hotel de Galliffet.
Ubicazione: Parigi, Francia
Committente: Museo MAXXI Roma
Tipologia di lavoro: allestimento museale
Data: 2018-19
Progetto: SNA – Susanna Nobili Architecture
Design Team: M. Brunori, P. Blundo, L. Presciutti, J. Shi, M. Casedonte, L. Brunori, G. Conti, M. Paolelli
Stato di avanzamento: Realizzato
Image credits: SNA
Photo credits: Flavia Rossi