L’importanza e l’altissima qualità architettonica dell’edificio che ospita il museo di Picardie -primo museo moderno francese, ultimato nel 1864 e inaugurato alla presenza dell’imperatore Napoleone III- con al suo interno componenti decorative di grande intensità suggerisce, nel progetto dell’allestimento per la mostra di Puvis de Chavannes, un percorso esclusivamente volto alla modernità. Ricordando, inevitabilmente M. Proust, che a proposito della musealizzazione dell’arte, trova aberrante qualsiasi allestimento inteso come accessoriamento d’epoca dell’opera esposta, che ne viene così soffocata e tacitata; mentre la modernità, scegliendo, finalmente di isolare e di astrarre in un ulteriore “silenzio” (quello dell’allestimento) l’opera, la riconduce finalmente alla sola voce attendibile ed autentica: quella dell’autore.
Soprattutto laddove l’esposizione di Puvis de Chavannes. “Une voie singulière au siecle de l’impressionisme.
Les “pères” de Puvis. Puvis et ses contemporains. Les « héritiers” de Puvis”, al proprio interno, reca come forte marchiatura proprio questo concetto: Puvis autore classico ma tutto proteso verso una dirompente modernità. Quindi, assoluto silenzio formale; e per far giungere l’artista unicamente attraverso le proprie opere, nulla di più di una forte cornice modanata, grigia nel prospetto e, nello schematismo della sua sezione, bianca. Di “ambigua” sovradimensione, si fa essa nerbo e struttura dell’intero allestimento.
Appoggiata alle pareti, tra stucchi imponenti e sotto potenti lucernari di vetri colorati, accompagna e guida i visitatori. Interrompendosi per scandire con i suoi ritmi –quasi respiri- l’ordinamento scientifico dell’allestimento.
I suoi differenti segmenti infatti, con sovraimpresse lucenti lettere metalliche, esplicitano i diversi momenti e le differenti interpretazioni della produzione artistica di Puvis. Ogni ritmo corrisponde ad un concetto, ogni segmento determina una differente intensità. Mentre sul lambris preesistente sono posizionati i cartigli relativi ad ogni opera, anch’essi con caratteristiche di sezione e colore rigorosi. I due elementi, la cornice e il lambris, corrono orizzontali e paralleli e, nelle loro finiture di vernice “gessosa”, individuano la specificità degli spazi per l’inserimento delle opere d’arte. “Solidali” tra loro mediante elementi cilindrici di acciaio riflettente che, verticali,“portano” i quadri. Mentre i disegni, racchiusi nei grandi passepartout di opaco legno grigio, sono anch’essi sostenuti da tiges metalliche.
Nelle sale affrescate dove le pareti sono parte integrante della mostra (il giovane Puvis viene incaricato infatti della decorazione dello scalone principale e di alcuni ambienti), le opere sono collocate su cavalletti-passepartout
posizionati al centro dello spazio espositivo. Per le statue si è studiato un basamento con le caratteristiche intonate agli altri elementi espositivi.
Incarico: progetto di allestimento per la mostra temporanea “Puvis de Chavannes. Une voie singulière au siecle de l’impressionisme”
Ubicazione: Amiens, Francia
Committente: Musée de Picardie
Tipologia di lavoro: allestimento museale
Data: 2004 – 2005
Design: SNA – Susanna Nobili Architecture
Project Team: S. Nobili, G. Lai, G. Sequi
Con: R. Fusaro, M. Maccioni, L. Calcerano
Lighting design: R. Donati
Modellista plastici: A. De Carli
Stato di avanzamento: realizzato
Image e photo credits: SNA