Concorso “Architettura, immagine ed emozione“
Premessa
Le periferie urbane con le grandi arterie di scorrimento-collegamento alle città sono oggi i “nonluoghi”: muti e indifferenziati, nessuna identità e quindi nessun passato né tanto meno futuro: trasmettono un disagio diffuso.
Anche per questi motivi la “sfida” Auchan diviene emblematica, interrogativo irrinunciabile cui provare a rispondere.
Una architettura forte nella comunicazione, sintetica e immediata quasi cinetica, leggibile da chi percorra l’autostrada, e che…… di più incuriosisca ed induca a fermarsi……… ad entrare.
Perché questi “brani” di territorio-città, dove l’ESTERNO è un non-spazio di relazione, ci inducono, nonostante la nostra abitudine al continuo movimento e alla mobilità, ad entrare a cercare rifugio ed intimità all’INTERNO dei “nonluoghi”: centri commerciali, discoteche, ristoranti, centri sportivi.
Si assumono quindi come dati primari e fondativi della progettazione l’essenzialità visiva per e all’esterno, la complessità spaziale all’interno, e la ricerca di un rapporto consistente con l’elemento natura-ambiente.
Il progetto
Si è partiti dalla analisi del marchio e del logo dell’azienda Auchan per costruire una architettura fortemente legata all’immagine pubblicitaria della società stessa.
E’ sembrato naturale lavorare per rafforzare tale immagine cercando di renderla organica all’architettura dell’edificio e di restituirla come fulcro spaziale attorno al quale costruire il lay-out funzionale all’intero progetto.
Si è scelto di definire e di caratterizzare con volumi, spazi, e materiali diversi le due funzioni principali e cioè quella più prettamente commerciale e quella dell’ipermercato.
Cerniera del sistema l’ellisse-piazza nel cui centro è inserito il giardino interno con la parete vetrata, di altezza variabile, che percorre idealmente la fisionomia del marchio AUCHAN: è il cuore “naturale” dell’ambiente progettato, visibile dall’esterno e percorribile al proprio interno.
L’area commerciale, su due piani, accoglie i visitatori con le sue facciate in vetro stratificato che permettono alla luce naturale di filtrare all’interno; perimetralmente disegna uno spazio-percorso con il giardino artificiale di pietra illuminato da fibre ottiche, le aree di sosta ed il gioco dei bambini, le scale di sicurezza e le uscite di emergenza.
La porzione centrale del prospetto principale, per contrasto, è “muta”, rivestita di lamiera grecata verde sulla quale sono tagliati sia gli ingressi principali (saracinesche industriali chiuse durante la notte) che la grande vetrata con la scritta Auchan, del piano superiore, dove sono posizionati il bar ed il ristorante.
Durante le ore notturne l’illuminazione interna rafforzerà il contrasto tra i due materiali componenti le facciate ed evidenzierà la scelta di una insegna pubblicitaria non invasiva.
La grande ellisse-piazza, intesa come vuoto urbano, determina le relazioni visive e spaziali dell’intero sistema attraverso la grande balconata di affaccio; al centro, attorno al giardino interno, come in una piazza mercato i piccoli chioschi etnici e le strutture per il commercio minuto e poi, all’intorno, le boutiques e gli spazi commerciali più ampi che proseguono al piano superiore, da ascensori, montacarichi, scale e da due tapis-roulants per il pubblico con i carrelli.
Le boutiques e gli spazi commerciali sono realizzati con pannellature leggere e colorate autoportanti, di altezze variabili, sottese ai solai. I pavimenti in legno colorato industriale.
Nel giardino, gli alberi sono quelli più adatti ai diversi climi, seguono il tempo stagionale ed i loro rami saranno rifugio per la sosta o il riposo notturno piccoli volatili. Il parterre erboso, con essenze arboree indigene e con lo specchio d’acqua è destinato ad accogliere eventi temporali, mostre botaniche e vendita di piante e fiori.
La passerella metallica leggera, che “abbraccia” la parete vetrata del giardino, “sale” con una “passeggiata inclinata” (per i portatori di handicap), intervallata da zone di sosta per godere da vicino delle chiome arboree, al piano superiore in diretta connessione con il bar ed il ristorante.
Il secondo volume ad un solo piano contiene l’ipermercato, i magazzini, gli uffici e le altre funzioni richieste.
Questo spazio in diretta connessione con il precedente è caratterizzato da materiali e strutture più prettamente industriali; le facciate sono rivestite con lamiera grecata di colore rosso con intrusioni di lampade a cellule fotovoltaiche ad energia solare capaci di riprodurre la distribuzione spettrale della luce solare.
Nelle ore notturne si avrà quindi una luminosità naturale quasi emozionale e comunque non invasiva. A soffitto sky-lights per l’illuminazione diurna.
Si è cercato dunque di realizzare una architettura rispettosa dell’ambiente, ed anzi che introiettasse un ambiente naturale suo proprio, una architettura leggera riconducibile per i materiali scelti (lamiera grecata, dogati in legno) ad un lessico di appartenenza, una architettura progettata con la luce e di luce, una architettura che privilegiasse il colore come elemento costitutivo e fondante, una architettura emozionale per i valori percettivi contenuti e una architettura di “tecnologia facile” e di facile manutenzione e costi contenuti.
La struttura.
Le strutture portanti sono realizzate in tre diverse tipologie.
L’edificio adibito a Ipermercato verrà realizzato attraverso una struttura prefabbricata in calcestruzzo armato; i pilastri, posti ad interasse 12,00×12,00 m., sorreggono delle travi in cemento armato prefabbricato e precompresso a fili aderenti sulle quali sono appoggiati dei tegoli a pigreco, sempre in capp. La solidarizzazione del piano di copertura avviene attraverso il getto di una cappa in c.a., dello spessore di 10 cm., opportunamente armata.
L’area commerciale verrà realizzata con una struttura metallica; la copertura consisterà in una grande piastra realizzata con una struttura reticolare di tubi con giunzioni tipo “Mero”. L’altezza di tale struttura sarà di circa 1,80 m. Tale piastra è sostenuta da una serie di pilastri in acciaio con profilo a croce, posti secondo una maglia di 12,00×12,00 m. di lato.
Nelle zone in cui è presente il piano intermedio, l’interasse tra i pilastri viene infittito secondo una maglia di lato 6,00×6,00 m. al fine di minimizzare l’ingombro del solaio del livello a quota +5,00. Questo verrà realizzato con un getto di cls armato su lamiera grecata, portato da un’orditura principale e secondaria di travi in acciaio con profilo ad ala larga.
Le fondazioni sono estremamente influenzate dalla stratigrafia geologica del sito di edificazione. Si può comunque ritenere, data la tipologia delle strutture, che trasmettono elevati carichi concentrati al suolo, che la soluzione più idonea sia quella di fondazioni indirette su pali.
Incarico: prototipo nazionale per Auschan
Ubicazione: Roma, Italia
Committente: Auchan Ipermercati Gruppo Rinascente con il patrocinio de l’Arca
Tipologia di lavoro: concorso internazionale
Data: 2003
Design: SNA – Susanna Nobili Architecture
Project Team: S. Nobili, R. Galantino, J. Maggio, l.airoldi, M. Cestelli Guidi, E. Sacco
Con: A. Cordero di Montezemolo, S. Manett, A. De Carli, M. Micozzi
Image credits: SNA