2010 – Progetto di uno spazio domestico – Via G. B. De Rossi, Roma
A chi non piacerebbe un villino anni Venti a Roma? Questo è intatto: lambris, pavimenti alla veneziana, vetri policromi. ”Conservare è una responsabilità” dice l’architetto. Ma una concessione è stata fatta: il céladon (polvere d’azzurro).
Il progetto di ristrutturazione è stato eseguito da un architetto romano, Susanna Nobili dello studio SNA Susanna Nobili Architettura.
In curriculum progetti di urbanistica, restauro, architettura, interni. E quasi dieci anni (dal 1983 al 1992) nel Consiglio di amministrazione della Triennale di Milano.” Che progetti” l’Ambasciata italiana a Washington (completa nel 2000, ndr) o «TW N di una casa a Roma, la ricerca inizia sempre dalla storia del luogo” spiega.” Se i materiali hanno un valore, sostituirli è uno spreco. Quella dei pavimenti alla veneziana, per esempi, con l’impasto di marmo gettato in opera, è una tecnica che sta scomparendo. Andrebbero sempre salvati”. Stesso discorso per gli stucchi, le porte e i vetri policromi, tutte decorazioni di rilevanza storica.” Conservare è una responsabilità” ribadisce l’architetto, ma ammette che non si possono ignorare personalità ed esigenze di una padrona di casa.
Che dice:” È bello, il Liberty, ma quando sono entrata in questa qui c’erano le porte nere e damasco rosso alle pareti. L’interno andava “sveltito un po’, per viverci”. Il sistema di alleggerimento adottato si chiama cèladon, ed è l’azzurro polvere dato alle porte e alle cornici.
I pochi cambiamenti si vedono.” Sono contrarissima a qualsiasi rifacimento in stile. L’autenticità di un luogo è la qualità più importante” dice Nobili.” Quando si decide di intervenire bisogna che sia per creare qualcosa di nuovo.
Contemporaneo”. Così, per sostituire il bow window in cucina, invece di falsificare il vetro che si era rotto si è fatto realizzare un vetro colorato in pasta, con quattro gradazioni di colore che riprendono i cicli della giornata dall’alba al tramonto, dal rosa al blu notte, riprendendo le coloriture del Liberty. E quando si è stati costretti ad abbattere qualche tramezzo, si è fatto in modo che l’intervento fosse
visibile, commissionando ad un artista degli inserti decorati che evidenziano il tracciato precedente. “Io le chiamo intrusioni contemporanee” dice l’architetto. E spiega che tra gli intrusi “gentili” vanno calcolate anche le piastrelle dipinte a mano del bagno. Che hanno una valenza in più: raccontano il Sessantotto Romano, a partire dall’occupazione della cupola di Sant’Ivo alla Sapienza da parte del gruppo degli “Uccelli” (c’era anche il padrone di casa, studente di Architettura, noto allora come Straccio, che passò poi a Lotta Continua).
Libertà di Liberty, Lia Ferrari
Io Donna – Corriere della Sera, 29 Gennaio 2011
Incarico: Progetto di ristrutturazione muraria e di arredo di una abitazione
Ubicazione: Roma – Italia
Committente: privato
Tipologia di lavoro: ristrutturazione e adeguamento strutturale e funzionale
Data: 2010 – 2012
Design: SNA Susanna Nobili Architecture
Project team: E. Mattei, D. Altana, S. Curti
Stato di avanzamento: realizzato
Image e photo credits: SNA