A Roma, in Piazza del Collegio Romano, si trova una preesistenza archeologica inimmaginabile e di rara e preziosa qualità.
Il progetto consolida la vocazione di questo luogo straordinario rafforzandone la precipua presenza storica di monumento dell’antichità.
Verranno eliminate le aggiunte e gli elementi che si sono strutturati e consolidati nei lunghi anni in cui il Monumento è stato completamente abbandonato e dimenticato.
Il progetto vuole rileggere la potenza delle Mura storiche in travertino liberandole dalle contaminazioni di solai e murature più recenti. Nel nuovo spazio del vuoto, i percorsi e le connessioni verticali saranno assicurati da un sistema che sarà la cerniera funzionale del progetto e dell’intero spazio riportato alle altezze originarie di circa 11 metri.
Il focus del progetto quindi sarà la scala in ferro, che con la sezione-scultura “a becco d’aquila” riporta
alle antiche rampe a voltine e si collega al nuovo solaio metallico divenendo il nerbo strutturale della nuova spazialità.
A piano terra la nuova pavimentazione di mosaico fatto a mano, composta da base di travertino ed inclusioni di marmi antichi colorati; e perimetrata da mosaico monocolore con la medesima composizione, privo di inclusioni colorate. Oltre al perimetro degli ambienti, il mosaico monocolore sarà utilizzato anche per soglie delle porte interne e degli ingressi su strada. Per non coprire i resti esistenti dell’Arco Camigliano alla quota del piano terra verrà utilizzato per la porzione interessata un vetro calpestabile inserito nel solaio.
Verranno restaurati i soffitti lignei del piano terra, e verrà pulito il travertino dell’Arco Camigliano.
L’Arco Camigliano, è la testimonianza in situ più rilevante dell’intero Tempio di Iside e Serapide in Campo Marzio.
Già in epoca repubblicana si attesta la presenza di un tempio dedicato ad Iside nello stesso luogo, tempio che venne poi distrutto. Dall’epoca augustea in poi, vennero realizzati ampliamenti e abbellimenti legati alla passione degli Imperatori per la dea egizia.
È il tempio egizio di maggiore importanza della Roma imperiale.
Dal IV secolo in poi il tempio decade ma ancora fino al XI secolo vi sono testimonianze di attività.
Gran parte del monumento venne in seguito saccheggiato, a partire dalle statue (delle quali almeno 35 opere sono oggi visibili in diversi musei), 5 obelischi e materiale litico di reimpiego.
L’Arco Camigliano segue la stessa sorte. Piazza del Collegio Romano infatti, prima della costruzione degli edifici dei Gesuiti si chiamava Piazza di Camigliano, dal nome dell’arco. Questo monumento venne venduto dal convento di Santa Marta come materiale da costruzione e distrutto intorno al 1595. E’ probabile che la parte dell’Arco Camigliano oggi visibile sia stato conservato per fungere da fondazione dell’edificio soprastante.
In questo modo si è conservato e oggi è l’unica parte monumentale esistente del tempio di Iside e Serapide campense.
Incarico: progetto esecutivo architettonico, strutturale, impiantistico, direzione lavori, direzione artistica, coordinamento delle progettazioni integrate, progetto dell’arredamento.
Ubicazione: Roma
Committente: Re Midas s.r.l.
Tipologia di lavoro: restauro architettonico
Data: 2018 – in corso di realizzazione
Design: SNA – Susanna Nobili Architecture, con A. Rovere
Project team: F. Castagna, D. Arca, S. Struglia
Consultants: progetto strutturale e impiantistico D. Maggi,A. Galbato Muscio, illuminazione: Effettoluce S.p.A. (Ancona)
Lavorazioni Artigianali: Mosaici Bruno Amman, Pavimentazione in cocciopesto e Restauro soffitti lignei Rita Rivelli
Area: 147 m2
Stato di avanzamento: in fase di realizzazione
Image credits: D. Arca, S. Struglia
Photo credits: Courtesy of SNA