In un tardo pomeriggio estivo percorrevo la Whiteheven Street, nella parte alta della città di Washington D.C. e cercavo di capire. Cercavo di capire come occupare quel verde triangolo inclinato, lembo esterno del Rock Creek Park, parco cittadino lussureggiante, molto amato da chiunque a Washington D.C., che da un lato sale ad agguantare la città che lo troneggia, contrapponendo un filare di eleganti e privatissime town-houses, scandito da pause di straordinari giardini segreti. Dal terzo lato, l’ultimo, si allunga a lambire la Massachusetts Avenue, l’Embassy Row proprio all’incrocio con il ponte suo Potomac. Questo lo scenario, una sfida vera !Come riuscire senza intaccare l’armonia tra natura ed edificio, tra spazi pubblici e spazi privati. Come riuscire a non offendere lo straordinario equilibrio tra vocazioni così diverse, tanto più straordinario e consistente perchè espresso all’interno di una metropoli moderna. Modernità per eccellenza, “città icona” della contemporaneità. Washington D.C. Capitale degli Stati Uniti D’America.